Scritto da Caporedattore
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Martedì 04 Luglio 2017 06:12 |
Apriamo, questa nuova uscita del nostro giornalino, incrociando la situazione attuale della nostra amata Italia, con le convenzioni fatte dall’Università Politecnica delle Marche con il Camerun. Vogliamo proporre questo confronto, per dire, quanto il nostro Ateneo sia in linea con le disastrose scelte operative, in materia di accoglienza, del Governo Italiano. Come in Italia, si è deciso, anche all’interno del nostro Ateneo di dare maggiore valore agli extracomunitari rispetto ai nostri connazionali. Si perché il nostro Ateneo ha deciso di copiare integralmente dal nostro Governo e dare accoglienza, a tutti (che in se non è una brutta azione), senza ricordarsi mai dei nostri tanti connazionali, che versano in condizioni disastrose per poter sia studiare che vivere, quotidianamente. Purtroppo siamo alle solite, se dovessimo alzare la testa con l’Europa e il mondo, ci verrebbe detto che saremmo razzisti, se tacessimo, come nella fattispecie stiamo facendo, ci rimetteremmo l’osso del collo, sempre e solo noi che viviamo, amiamo e paghiamo le scelte improponibili di chi ci Governa, sia in Parlamento che in un Ateneo universitario. Quindi, qui, secondo noi, il vero razzismo è fatto a scapito degli italiani e non viceversa. Questa ulteriore decisione del nostro Ateneo di accogliere indiscriminatamente queste persone, attraverso queste convenzioni, fa si, che ancora una volta noi italiani siamo relegati di fatto ai posti di coda, di coloro che subiscono e basta questi piccoli ma continui soprusi. Vorremmo che ogni tanto i nostri connazionali, italiani, tornassero al posto che meritano, quello della considerazione piena. Concludiamo dicendo con una sola frase, che mai come in questo caso risulta essere più vera: chi va con lo zoppo impara a zoppicare ahi noi! In tutto ciò viva l’ITALIA.
LA REDAZIONE |
Ultimo aggiornamento Martedì 04 Luglio 2017 06:24 |
Scritto da Caporedattore
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Martedì 04 Luglio 2017 06:09 |
Ancona città, Ancona universitaria, Ancona città universitaria; solo una delle tre affermazioni risulta non del tutto vera. Ma quale? Beh, è facile capirlo! In molti si sono accorti che questa città, a dispetto delle grandi potenzialità, in quanto geograficamente circondata dal mare e nel centro Italia, non è affatto considerabile come una città universitaria, nonostante il suo bacino di studenti comprenda tre regioni se non di più. Accoglie circa 6000 studenti, un “paesotto” di ragazzi con età compresa tra i 19 e i 27 anni che vivono in questo capoluogo di regione; ma qual è il problema allora? Perché molti degli studenti che risiedono ad Ancona si lamentano del fatto che questa città non faccia nulla per aiutarli a vivere da tali? In effetti, non hanno tutti i torti.
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Scritto da Caporedattore
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Martedì 04 Luglio 2017 06:04 |
“In Italia è molto semplice per gli studenti ripetere più volte un esame universitario finché non lo passano, magari con un buon voto. Ma tutto ciò ha costi alti. Per gli stessi studenti perché si allunga il percorso di studio. Per i docenti che all’esamificio devono dedicare tempo e risorse. E alla fine, poi, si toglie ogni contenuto informativo al voto di laurea. La soluzione è una riduzione drastica degli appelli. Ma potrebbe funzionare anche un innalzamento delle tasse per i “ripetenti” e i fuoricorso.”
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Ultimo aggiornamento Martedì 04 Luglio 2017 06:24 |
Scritto da Caporedattore
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Martedì 04 Luglio 2017 06:01 |
“…..si ci vediamo sotto casa, parcheggia lì davanti”, “…aspettami là, parcheggia in fondo alla stradina”, “….devi andare lì sulla parallela alla via principale, ma devi parcheggiare prima e poi proseguire a piedi”. Chissà quante volte abbiamo sentito frasi di questo genere e quante altre volte siamo stati proprio noi a pronunciarle, sempre a sottolineare quella che è una necessità ormai, quasi quanto il mezzo di trasporto stesso, ovvero il “parcheggio”.
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Scritto da Caporedattore
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Martedì 04 Luglio 2017 05:57 |
"I cibi si trasformano in sangue, il sangue in cuore e cervello, in materia di pensieri e di sentimenti. L'alimento umano è il fondamento della cultura e del sentimento. Se volete far migliorare il popolo in luogo di declamazioni contro il peccato, dategli un'alimentazione migliore, poichè l'uomo è ciò che mangia" La teoria degli alimenti, ideata dal filosofo Feuerbach, descrive l'importanza dell'alimentazione per l'uomo, in quanto, a suo parere, l'uomo è essenzialmente ciò che mangia, ciò di cui giornalmente si nutre. Scegliendo cosa avere nel piatto ogni giorno, l'uomo compie un'opera di politica e di potere grandissima.
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Ultimo aggiornamento Martedì 04 Luglio 2017 06:15 |
Scritto da Caporedattore
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Venerdì 05 Maggio 2017 10:20 |
Siamo nuovamente qui a far sentire la nostra voce attraverso un altro numero del nostro “IL SASSOLINO”. Cari lettori e lettrici oggi vogliamo parlarvi del nostro Ateneo e dei suoi modi di rapportarsi, con la dovuta lentezza a tutti noi studenti. Come al solito anche quest’anno l’inaugurazione dell’Anno Accademico arriva con tantissimo ritardo rispetto a tutto il resto degli Atenei. Ci domandiamo che senso abbia inaugurare qualcosa che oramai sta per terminare? Come mai Ancona non riesce a rispettare questi tempi? Il nostro Ateneo comunque non riesce proprio a rispettare i tempi stabiliti su tante procedure: vedasi il bando attività culturali più recente oppure la domanda per il bando part time di qualche annetto fa. Questi fatti appena citati ci portano, oltre a porci le solite domande di rito: come mai? Perché? Forse gli studenti sono messi in secondo piano? ecc. ecc., ad una considerazione forse troppo semplice, ovvero che nei piani alti del nostro Ateneo, dove si prendono le decisioni che contano, si pensi più alle apparenze che alla concretezza. Questa situazione, francamente, come studenti ancor prima che come Associazione Studentesca, ci rammarica. E non poco.
LA REDAZIONE |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 24 Maggio 2017 18:54 |
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Scritto da Caporedattore
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Martedì 04 Luglio 2017 06:10 |
È un tema attuale quello che dovrebbe essere il diritto di ogni cittadino, ovvero la legittima difesa. Vogliamo ora analizzare la situazione nel nostro Paese confrontandola con due diverse realtà: gli Stati Uniti e la Francia. Innanzitutto bisogna fare la distinzione tra un aggressione che avviene in un luogo pubblico o in un’abitazione: negli Stati Uniti si applica la cosiddetta “Castle Doctrine”, espressione che deriva dalla common law inglese e dalla frase: “La casa di un inglese è il suo castello”. In poche parole, la “Castle Doctrine” assicura ai cittadini americani il diritto di difendere se stessi e gli altri all’interno della propria casa con l’utilizzo della forza.
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Scritto da Caporedattore
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Martedì 04 Luglio 2017 06:08 |
Tra la fine del percorso formativo e l'immissione nel mondo del lavoro (tanto atteso e sognato durante gli anni universitari) si colloca un ultimo ostacolo normativo: l’Esame di Stato. Si tratta di un passaggio, quasi un rito iniziatico che attesta l’adeguatezza dell’individuo nello svolgere la professione. L’Esame di Stato è la tappa fondamentale per l’iscrizione all’albo e all’ordine, senza alternative costringe a riprendere in mano i libri e rimettersi a studiare per sostenere nuovi esami, scritti ed orali. Dopo il percorso formativo universitario che termina con la stesura della tesi, l’Esame di Stato può sembrare un’attività ripetitiva e banale che spesso rappresenta un ulteriore ostacolo per l’ingresso nel mondo del lavoro e per esercitare la libera professione. Di fatto, forse, l’Esame di Stato è uno dei modi con cui “la professione” cerca di garantire e tutelare se stessa, i committenti ed i potenziali utenti. Tra l’università e l’immissione nel mondo del lavoro c’è una zona grigia legata soprattutto alla costruzione di un’identità professionale che non è fatta solamente di studio e di teoria.
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Scritto da Caporedattore
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Martedì 04 Luglio 2017 06:02 |
Ci si aspetta che i luoghi di incontro tra studenti universitari siano il bar o il giardino dell'Ateneo. Un luogo sempre più affollato, invece, sta diventando la segreteria studenti della Politecnica delle Marche (facoltà di scienze-ingegneria). Raggruppamenti di circa 60 studenti, costretti a strattonarsi e correre lesti ore prima dell’apertura degli sportelli per poter consegnare documenti o anche semplicemente per chiedere lecite informazioni. La motivazione di questo disagio è molto semplice: l'orario di apertura, per un’intera settimana, è di sole 4 ore e 30 minuti.
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Ultimo aggiornamento Martedì 04 Luglio 2017 06:24 |
Scritto da Caporedattore
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Martedì 04 Luglio 2017 05:59 |
E' degli ultimi giorni la notizia che il tanto paventato "numero chiuso" a partire da quest'anno interesserà non solo Facoltà prettamente scientifiche ma sarà introdotto anche nelle facoltà umanistiche. Pioniera in questo settore è stata l’ Università Statale di Milano che ha deliberato l'applicazione del numero chiuso per le facoltà di filosofia e storia ma siamo sicuri che altri emuli fioriranno nei prossimi anni, segno inconfondibile del declino dell'Università Italiana.
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Scritto da Caporedattore
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Martedì 04 Luglio 2017 05:53 |
Il Contamination Lab Italia è un progetto a livello nazionale finanziato dal Miur(ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca). Tale progetto prevede il coinvolgimento di studenti, dottorandi e docenti appartenenti a discipline afferenti sia alle scienze umane, sia alle scienze naturali e applicate. Gli atenei italiani posso partecipare al progetto partecipando a un bando annuale per l’assegnazione dei fondi.
L’UNIVPM prende parte al progetto dal 2014, consentendo, ogni anno, di partecipare al CLab fino ad un massimo di 50 ragazzi. Per entrare a far parte del Contamination Lab è necessario presentare domanda sul sito clab.univpm.it . Il progetto ha una durata variabile da 6 a 12 mesi, nel corso dei quali sono previsti una serie di attività e incontri durante i quali vengono promossi il lavoro in team, le attitudini imprenditoriali, l’innovazione e la contaminazione, punto focale del progetto.
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Ultimo aggiornamento Martedì 04 Luglio 2017 06:23 |
Scritto da Caporedattore
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Venerdì 05 Maggio 2017 10:18 |
Uno degli avvenimenti che sta segnando l’ultimo ventennio è il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Nei telegiornali non si fa altro che parlare delle stragi che avvengono nei nostri mari, senza parlare dei disagi che arrecano questi innumerevoli sbarchi. Siamo arrivati ad una situazione in cui la gente ha paura. La paura forse non è la più nobile delle attitudini, ma non è una colpa. Non va alimentata e usata ma non va neppure negata e rimossa, come fa la sinistra e anche una parte del mondo cattolico. La paura si vince rimuovendone le cause.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 05 Maggio 2017 10:26 |
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