Apriamo, questa nuova uscita del nostro giornalino, incrociando la situazione attuale della nostra amata Italia, con le convenzioni fatte dall’Università Politecnica delle Marche con il Camerun. Vogliamo proporre questo confronto, per dire, quanto il nostro Ateneo sia in linea con le disastrose scelte operative, in materia di accoglienza, del Governo Italiano. Come in Italia, si è deciso, anche all’interno del nostro Ateneo di dare maggiore valore agli extracomunitari rispetto ai nostri connazionali. Si perché il nostro Ateneo ha deciso di copiare integralmente dal nostro Governo e dare accoglienza, a tutti (che in se non è una brutta azione), senza ricordarsi mai dei nostri tanti connazionali, che versano in condizioni disastrose per poter sia studiare che vivere, quotidianamente. Purtroppo siamo alle solite, se dovessimo alzare la testa con l’Europa e il mondo, ci verrebbe detto che saremmo razzisti, se tacessimo, come nella fattispecie stiamo facendo, ci rimetteremmo l’osso del collo, sempre e solo noi che viviamo, amiamo e paghiamo le scelte improponibili di chi ci Governa, sia in Parlamento che in un Ateneo universitario. Quindi, qui, secondo noi, il vero razzismo è fatto a scapito degli italiani e non viceversa. Questa ulteriore decisione del nostro Ateneo di accogliere indiscriminatamente queste persone, attraverso queste convenzioni, fa si, che ancora una volta noi italiani siamo relegati di fatto ai posti di coda, di coloro che subiscono e basta questi piccoli ma continui soprusi. Vorremmo che ogni tanto i nostri connazionali, italiani, tornassero al posto che meritano, quello della considerazione piena. Concludiamo dicendo con una sola frase, che mai come in questo caso risulta essere più vera: chi va con lo zoppo impara a zoppicare ahi noi! In tutto ciò viva l’ITALIA.
LA REDAZIONE
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