Sveglia presto, calendario delle lezioni a portata di mano e zaino sulle spalle. Così, milioni di studenti fanno il loro ingresso nel mondo universitario affacciandosi a quelli che dovrebbero essere tra gli anni ed i ricordi più belli della vita. Non importa che tu abbia scelto un percorso umanistico o voglia diventare ingegnere, medico o economista, immagini la vita universitaria come un susseguirsi di musica, alcol e party interminabili; l’appartamento come un’unica stanza a luci rosse, teatro di memorabili feste notturne stile “Animal House” o “American Pie”, seguite poi da uno stato comatoso che ti accompagna fino al prossimo festino.
Ti ritrovi cosi catapultato in un apparente paradiso; puoi saltare le lezioni, puoi decidere di non studiare se non ne hai voglia, puoi rientrare a casa sbronzo senza correre il rischio di ritrovarti i tuoi genitori davanti la porta pronti con l’alcol test. Insomma, la vita che hai sempre sognato o almeno così sembrerebbe, fino a quando non si avvicinano i primi esami, lo studio disperato su appunti sconosciuti ed indecifrabili, la tua vicina di casa che proprio quel giorno ha deciso di mostrare a tutti le sue doti canore, la nostalgia di casa, il caffè che sembra non bastare mai, le prime ansie, le prime bocciature. Segue così un periodo di demotivazione seguito dai primi dubbi su te stesso. Ti chiedi se questa che hai scelto sia la strada giusta o se tu abbia sopravvalutato fin troppo le tue capacità. La delusione sul volto dei tuoi genitori. Ti trovi di fronte alla realtà nuda e cruda. Ed ecco che ti sei smarrito. Rallenti. Ti fermi…. Ti rendi conto che gli episodi esilaranti che ti sono stati raccontati da qualche amico, rappresentano solo una parte della vita universitaria e che nessuno ti ha raccontato delle difficoltà che avresti incontrato ed i problemi che avresti dovuto affrontare. Nessuno ti ha avvisato che parallelamente ad una vita di divertimento, vi è anche una vita fatta di responsabilità, sacrificio e pazienza. Sacrificio e pazienza, termini che hanno ormai perso di significato. Oggigiorno non sappiamo più cosa siano sacrificio e pazienza. Veniamo cresciuti in un contesto sociale che ci illude di essere speciali, che possiamo avere tutto quello che vogliamo solamente perché è la nostra volontà. Mi dispiace essere cosi cruda ragazzi, ma nessuno di voi è speciale e soprattutto non basta semplicemente volere una cosa per ottenerla. Nulla si ottiene senza fatica. Non lasciatevi ingannare dai falsi miti che vi profetizzano un successo veloce ed immediato, che non richiede nessun sacrificio. Chissà quante volte vi sarete sentiti dire dai vostri nonni la frase: le cose belle hanno il passo lento. Loro sapevano meglio di noi cosa fosse la pazienza. Sapevano benissimo che il valore delle cose è dato dalla quantità di fatica usata per conquistarle. Ma noi no. Noi pretendiamo di ottenere i bei voti col minimo impegno, di trovare lavoro appena laureati, di creare rapporti sociali in maniera immediata e senza sforzo. Ed è così che, di fronte ad un problema che non riusciamo ad affrontare, ci fermiamo e buttiamo l’ancora. Rinunciamo per paura. Rinunciamo per mancanza di coraggio. Rinunciamo perché “troppo difficile”. Ma sappiate ragazzi che le vere e grandi rinunce si ripercuoteranno sulla nostra persona e non sui nostri familiari, non sui nostri amici, ma solo ed esclusivamente su noi stessi. Nella vita non esistono scorciatoie, non esiste nessuna strada facile che porti alla felicità. Le più grandi soddisfazioni, in campo lavorativo e non, richiedono impegno, perseveranza e tempo. I legami più forti hanno bisogno di essere coltivati giorno dopo giorno. Non abbiate paura di rischiare. Non abbiate paura di sbagliare. Non c’è nulla che possa impedirvi di raggiungere i vostri obiettivi e nessuno che possa interporsi tra voi e quello che avete sempre desiderato. Sant’Agostino disse: Si isti et istae, cur nun ego? – tradotto - se gli altri hanno avuto la forza ed il coraggio di farlo, perché non posso farlo io? Non fatevi rallentare da chi non vi considera mai adeguati, mai abbastanza, mai all’altezza. Non fatevi influenzare dal loro buio. Usate questi anni universitari per arricchirvi culturalmente, per divertirvi ma soprattutto per crescere personalmente, per migliorare. Abbiate fede in voi stessi. Credete in voi stessi e non fermatevi mai…
Natalina Radi
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