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KASABIAN :. VELOCIRAPTOR

Velocità , ritmo e una buona dose di aggressività  ecco a voi  "Velociraptor", con queste parole  è lo stesso chitarrista della band Serge Pizzorno a presentare al meglio il nuovo album targato Kasabian. Idee chiare, talento e tanta sfrontatezza hanno portato i Kasabian ad approdare verso... Leggi tutto...
Anna Calvi :. Anna Calvi

"Senza musica la vita sarebbe un errore", cosi recitava un tale di nome Friedrich Nietzsche. Poche battute della cantautrice italo-inglese Anna Calvi, sono sufficienti per darne ragione. Sfacciatamente talentuosa, si presenta al suo debutto con una ricercatezza stilistica e una personalità ... Leggi tutto...
Opshop :. Until The End Of Time

Stavolta la bussola si indirizza verso la Nuova Zelanda e più precisamente ad  Auckland, dove si formano artisticamente gli Opshop. Dopo una gavetta in patria di quasi sette anni, dove hanno raggiunto il triplo disco di platino grazie al precendente Second Hand Planet, gli Opshop sono pronti al... Leggi tutto...
L'"Headphonk" , concerto in cuffie

A cosa pensate al sentire pronunciare o nel vedere scritto la parola "Headphonk".Forse come me vi chiedereste che cosa si saranno inventati. Qualunque cosa abbiate pensato, state tranquilli non la è di sicuro: l'"Headphonk" è tutto tranne quello che effettivamente è.Chi potrebbe mai immaginare... Leggi tutto...
La prima cosa bella

Mentre la gente al botteghino si accalcava per accaparrarsi un ticket del fenomeno da baraccone supertecnologico Avatar, tra gente che strillava ed occhialini colorati svolazzanti da una sala all'altra, con estrema serenità  ci dirigiamo verso la più bella sorpresa di questo inizio 2010,... Leggi tutto...
Interesting Automotive: La Tecnica della Sovralimentazione

Che cos’è la “sovralimentazione”?Dalla nascita del motore a combustione interna ad oggi, il progresso della tecnica meccanica ha imposto standard elevati in termini di qualità e soluzioni innovative, con il fine di migliorare le prestazioni di un propulsore.Dal tradizionale motore aspirato,... Leggi tutto...
Il musical: dalle origini ad oggi

“Se non ci fosse stato il Teatro, non avrei saputo fare altro. Il Teatro è tutta la mia vita. Pensate che a casa barcollo, m’ingobbisco, mi annoio, ma in teatro ritrovo il passo. È un’altra storia. In scena si guarisce. E poi sapete che vi dico: gli attori vivono più a lungo, perché... Leggi tutto...
Gaming ed e-sports in Italia

Il mondo dei videogiochi sembra essere inarrestabile. Un’industria multimilionaria che infrange ogni record anno dopo anno. Nel 2016 il mondo del gaming ha registrato vendite per 91 miliardi di dollari, cifra che sembra essere destinata al salire entro la fine del 2017 e l’inizio del 2018.Nel... Leggi tutto...
Ricerca Scientifica

L'innovazione è il cardine della strategia collettiva per favorire la crescita e creare occupazione. È innegabile come il benessere di un Paese dipenda dalla ricerca scientifica. La ricerca, lo sviluppo scientifico e gli avanzamenti tecnologici contribuiscono a creare nuove prospettive di... Leggi tutto...
Politica Alimentare: cos'è il Veganesimo e perché lo si sceglie

"I cibi si trasformano in sangue, il sangue in cuore e cervello, in materia di pensieri e di sentimenti. L'alimento umano è il fondamento della cultura e del sentimento. Se volete far migliorare il popolo in luogo di declamazioni contro il peccato, dategli un'alimentazione migliore, poichè l'uomo... Leggi tutto...
Satira 10.2

"Mattarellum"

Le 10 curiosità di Leo

1. In Nuova Zelanda un gruppo di ricercatori ha affermato che fare troppi “Selfie” fa cancellare i ricordi nella testa della gente.

2. Non puoi dire ‘mmmmm’ per più di 7 secondi con il naso tappato.

3. Non puoi piegare un foglio per più di 7 volte.

4. Ogni... Leggi tutto...

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Ricerca

Rappresentanze: solo perdite di tempo?

Nell’A.A. 2017/2018 si sono svolte, all’Università Politecnica delle Marche, le elezioni studentesche per rinnovare le cariche del Consiglio Studentesco, organo universitario volto a dare voce diretta degli studenti al Rettore, al fine di proporre e/o migliorare diverse situazioni.Quanti degli... Leggi tutto...
Sciopero docenti: ha veramente senso?

I docenti universitari hanno proclamato uno nuovo sciopero dal 1 giugno al 31 luglio 2018. Le modalità sono le stesse dello scorso settembre: i professori a cui è stato assegnato almeno un corso, si asterranno dal tenere tutti gli appelli d’esame nella giornata fissata per il primo tra tutti... Leggi tutto...
I migliori anni della nostra vita

Questo articolo ha un titolo che a molti può ricordare una vecchia canzone di Renato Zero, ma allora la domanda sorge spontanea cosa c’entra con l’università? Fondamentalmente niente, probabilmente tutto.  Mi spiego meglio.Come penso già sappiate, da poco tempo l’università ha messo a... Leggi tutto...
Perchè scegliere l’erasmus

“Nei racconti veramente importanti, in quelli che rimangono nella mente... improvvisamente la gente si trovava coinvolta e quello, come dite voi, era il loro sentiero. Penso che anche essi come noi ebbero molte occasioni di tornare indietro, ma non lo fecero.” (Sam, Il Signore degli Anelli) La... Leggi tutto...
Guida galattica per universitari in erba

Sveglia presto, calendario delle lezioni a portata di mano e zaino sulle spalle. Così, milioni di studenti fanno il loro ingresso nel mondo universitario affacciandosi a quelli che dovrebbero essere tra gli anni ed i ricordi più belli della  vita. Non importa che tu abbia scelto un percorso... Leggi tutto...
Il nientologo

Il titolo parla da sè, quante volte assistiamo quotidianamenti ad interventi di nientologi? Ormai, in una società composta di individui saccenti , megalomani e perennemente sotto l'effetto Dunning-Kruger, trovare un'argomentazione è diventato facile, ma quanto è facile incappare nella trappola... Leggi tutto...
Legittima difesa: diritto di ogni cittadino

È un tema attuale quello che dovrebbe essere il diritto di ogni cittadino, ovvero la legittima difesa. Vogliamo ora analizzare la situazione nel nostro Paese confrontandola con due diverse realtà: gli Stati Uniti e la Francia. Innanzitutto bisogna fare la distinzione tra un aggressione che... Leggi tutto...
Un’immigrazione possibile?

Uno degli avvenimenti che sta segnando l’ultimo ventennio è il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Nei telegiornali non si fa altro che parlare delle stragi che avvengono nei nostri mari, senza parlare dei disagi che arrecano questi innumerevoli sbarchi.Siamo arrivati ad una situazione in... Leggi tutto...
WENSTMINSTER, ANCHE TU!

22 Marzo 2017: ennesimo, famoso e fatidico “suv contro la folla”. Oramai, mi verrebbe da dire: “tanta incertezza mina  sicurezza e quiete di ogni cittadino mondiale”.Nizza, Berlino, vari e adesso Londra, con Westminster: disastro di incoscienza ! La giustificazione dell’apatia culturale... Leggi tutto...
Incubo Disoccupazione Giovanile

Secondo gli ultimi aggiornamenti dell’ISTAT il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 40% raggiungendo cosi il livello più alto a partire da ottobre 2015. Lo rileva quest’organo di statistica nelle sue misurazioni sul mese di novembre 2016, dalle quali emerge che nella fascia di età... Leggi tutto...

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I migliori anni della nostra vita PDF Stampa E-mail
Scritto da Caporedattore   
Martedì 10 Luglio 2018 05:54

Questo articolo ha un titolo che a molti può ricordare una vecchia canzone di Renato Zero, ma allora la domanda sorge spontanea cosa c’entra con l’università? Fondamentalmente niente, probabilmente tutto.  Mi spiego meglio.
Come penso già sappiate, da poco tempo l’università ha messo a disposizione degli studenti uno psicologo che può essere consultato gratuitamente, semplicemente prenotandosi; ma da dove deriva la necessità di curare il lato psicologico di ognuno di noi? Perché dovrebbe esserci una figura professionale specializzata nel “curare” la nostra mente?  Dopotutto stiamo vivendo i nostri migliori anni, nell’immaginario collettivo, gli anni trascorsi all’università rappresentano il periodo della nostra vita dove si forma il carattere, dove impariamo a vivere, diventiamo responsabili, impariamo ad autogestire il nostro tempo, i nostri soldi , è il periodo di transizione da adolescenti a uomini. Questi anni, sono quelli che modelleranno il nostro carattere , le esperienze che faremo, la gente che conosceremo, le cose che impareremo verranno immagazzinate in un grande data base che si trova nel nostro cervello, verranno interpretate e poi incideranno sul nostro modo di essere. Tutto questo contribuirà a formare i genitori del futuro, tutto ciò che faremo durante la nostra vita universitaria inciderà in modo significativo sul nostro futuro, e su questo siamo tutti d’accordo. Ma allora perché sempre più ragazzi si trovano ad affrontare un periodo che si rivela alquanto diverso da quello che ci viene descritto? Perché ultimamente si legge sempre più spesso di giovani in preda ad attacchi di panico, ansia o nei casi più estremi, depressione?  Da dove nasce questo disturbo? Perché quello che per i liceali sembra un sogno, si trasforma dopo qualche anno in un incubo? Perché la paura di affrontare gli esami sta diventando un problema insormontabile per le nuove generazioni? Perché i nostri genitori non hanno avuto tutti questi problemi nell’affrontare il loro percorso di studi? Cos’è cambiato? Cosa c’è di diverso? Proviamo a fare il punto della situazione e ad analizzare la questione. Le difficoltà che la vita universitaria ci pone davanti sono molteplici, la corsa contro il tempo, il sovraccarico di lavoro, la costante pressione per ottenere dei risultati soddisfacenti, l’alta competizione con i nostri pari, e perché no, nella lista inserirei anche l’approccio alle volte “traumatizzante” che molti professori hanno nei confronti degli studenti, sia all’esame che durante le lezioni; quante volte infatti ci sentiamo descrivere il corso di studi come una corsa infinita dove chi arriva ultimo viene tagliato fuori ?
Io penso che sia la combo di molti fattori la vera causa di tutto questo, penso che non sia del tutto colpa nostra, come penso che non sia del tutto colpa degli altri, del sistema, penso che parte della colpa sia anche della sfortuna che ci sta girando intorno in questo periodo storico, siamo i figli di mezzo della storia, siamo quelli nati prima della crisi ma che non vedranno mai la rinascita, ci siamo trovati in una società troppo incentrata sull’ottenere le massime prestazioni da ogni individuo ed abbiamo perso di vista l’essenza della nostra vita, facendola diventare un circolo di studio, impegni, cose da imparare e nessun momento libero da dedicare a noi stessi, alla cura della nostra psicologia, nessun momento per capire realmente chi siamo, ma soprattutto dove stiamo andando! Non abbiamo tempo, dobbiamo produrre, dobbiamo passare gli esami, dobbiamo lottare, lottare col tempo, lottare con i docenti che sempre più spesso sono chiamati ad attuare una politica di estrema scrematura per permettere all’ateneo di sfornare i “prodotti” più competitivi sul mercato, lasciando senza scampo chi non è abbastanza, chi è più fragile, chi non riesce a correre ai ritmi del sistema, chi si perde nel sopra citato limbo, chi ha bisogno di una mano, o per lo meno di una certezza. In sostanza questo articolo l’ho scritto, si per evidenziare un problema che si sta facendo sempre più presente nella nostra quotidianità, ma anche per invitare tutti a riflettere sulla questione della psicologia che tante volte dimentichiamo finché non ci troviamo immersi in un mare troppo agitato per affrontarlo da soli. La presenza di una figura specializzata messa a disposizione degli studenti in maniera del tutto gratuita quindi, a mio avviso risulta una grande occasione per tutti noi che ogni giorno dobbiamo affrontare lo stress universitario, affinché possiamo ricordare questi anni, come i migliori anni della nostra vita.
Quante volte i professori descrivono l’esame più simile allo sbarco in Normandia che all’idea di conoscenza ?  “ Vi presenterete in 90 ma ne passerete in 10 , e di quei 10 dopo l’orale solo 5 di voi avranno superato l’esame “ , questa è una delle frasi con cui molti professori si prendono la briga di contribuire allo stress che ci opprime quotidianamente. Ma perché? Perché ogni volta che decido di preparare un esame, devo prepararmi ad affrontare notti insonni? Periodi di ansia, stress, paura? La fatidica domande che prima o poi tutti ci poniamo:  ma chi me lo fa fare ? E poi per cosa ? A cosa vado incontro? Devo sacrificare i migliori anni della mia vita, trascorrendoli in un limbo fatto di attacchi di panico e xanax per poi non avere neanche la certezza di poter lavorare? A questo punto il gioco vale la candela? Secondo alcuni studi, circa il 20% degli studenti universitari, soffre o ha sofferto almeno una volta di disturbi di ansia dovuti allo stress accumulato durante il suo percorso di studi. Ma allora il problema dov’è? Dovremmo rifletterci su per capire su chi dobbiamo scaricare la colpa, su chi dobbiamo puntare il nostro indice, che troppo presto puntiamo verso noi stessi, autogiudicandoci falliti, e candendo inesorabilmente nel limbo prima citato. Il problema nessuno sa bene quale sia, probabilmente è vero, non siamo in grado di gestire tutto lo stress, probabilmente ci viene descritto un mondo fittizio che nella realtà è totalmente diverso, probabilmente siamo cresciuti con molte, forse troppe comodità e non siamo più abituati/disposti a compiere grandi sacrifici, o forse nessuno, e dico nessuno ci ha preparato realmente per ciò a cui stavamo andando incontro.

Leonardo Di Virgilio