Scritto da Caporedattore
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Giovedì 02 Agosto 2018 05:52 |
I docenti universitari hanno proclamato uno nuovo sciopero dal 1 giugno al 31 luglio 2018. Le modalità sono le stesse dello scorso settembre: i professori a cui è stato assegnato almeno un corso, si asterranno dal tenere tutti gli appelli d’esame nella giornata fissata per il primo tra tutti gli appelli che ricade nel suddetto periodo; l’unica differenza è che sta volta si terrà in piena sessione estiva. Tra le motivazioni che leggiamo, troviamo scritto al punto 4: “Vengano stanziati 80 milioni di euro ai fini di incrementare il “Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio” per gli Studenti Universitari.”. Il periodo dello sciopero quindi, è in contraddizione con questo punto: i docenti protestano per incrementare il fondo riservato alle borse di studio, ma allo stesso tempo ne ostacolano l’ottenimento: è risaputo che la sessione estiva è decisiva per l’ottenimento della borsa di studio: per ottenerla, infatti, è necessario il raggiungimento di un ammontare di crediti entro agosto. Tralasciando la contraddizione è chiaro che, nonostante il diritto di scioperare sia un diritto sacrosanto per tutti i lavoratori, non è giusto e non ha senso che ci dobbiamo rimettere noi studenti; infatti non abbiamo nessun potere nel realizzare i punti richiesti nel documento ed un disagio creato a noi non porterà a niente.
Renat Kermenov
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