Scritto da Caporedattore
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Giovedì 02 Agosto 2018 05:57 |
Nell’A.A. 2017/2018 si sono svolte, all’Università Politecnica delle Marche, le elezioni studentesche per rinnovare le cariche del Consiglio Studentesco, organo universitario volto a dare voce diretta degli studenti al Rettore, al fine di proporre e/o migliorare diverse situazioni. Quanti degli studenti odierni sanno cos’è una rappresentanza e cosa vuol dire la rappresentanza?
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Scritto da Caporedattore
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Giovedì 02 Agosto 2018 05:52 |
I docenti universitari hanno proclamato uno nuovo sciopero dal 1 giugno al 31 luglio 2018. Le modalità sono le stesse dello scorso settembre: i professori a cui è stato assegnato almeno un corso, si asterranno dal tenere tutti gli appelli d’esame nella giornata fissata per il primo tra tutti gli appelli che ricade nel suddetto periodo; l’unica differenza è che sta volta si terrà in piena sessione estiva. Tra le motivazioni che leggiamo, troviamo scritto al punto 4: “Vengano stanziati 80 milioni di euro ai fini di incrementare il “Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio” per gli Studenti Universitari.”. Il periodo dello sciopero quindi, è in contraddizione con questo punto: i docenti protestano per incrementare il fondo riservato alle borse di studio, ma allo stesso tempo ne ostacolano l’ottenimento: è risaputo che la sessione estiva è decisiva per l’ottenimento della borsa di studio: per ottenerla, infatti, è necessario il raggiungimento di un ammontare di crediti entro agosto. Tralasciando la contraddizione è chiaro che, nonostante il diritto di scioperare sia un diritto sacrosanto per tutti i lavoratori, non è giusto e non ha senso che ci dobbiamo rimettere noi studenti; infatti non abbiamo nessun potere nel realizzare i punti richiesti nel documento ed un disagio creato a noi non porterà a niente.
Renat Kermenov |
Scritto da Caporedattore
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Martedì 10 Luglio 2018 05:54 |
Questo articolo ha un titolo che a molti può ricordare una vecchia canzone di Renato Zero, ma allora la domanda sorge spontanea cosa c’entra con l’università? Fondamentalmente niente, probabilmente tutto. Mi spiego meglio. Come penso già sappiate, da poco tempo l’università ha messo a disposizione degli studenti uno psicologo che può essere consultato gratuitamente, semplicemente prenotandosi; ma da dove deriva la necessità di curare il lato psicologico di ognuno di noi? Perché dovrebbe esserci una figura professionale specializzata nel “curare” la nostra mente?
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Scritto da Caporedattore
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Martedì 10 Luglio 2018 05:52 |
“Nei racconti veramente importanti, in quelli che rimangono nella mente... improvvisamente la gente si trovava coinvolta e quello, come dite voi, era il loro sentiero. Penso che anche essi come noi ebbero molte occasioni di tornare indietro, ma non lo fecero.” (Sam, Il Signore degli Anelli) La curiosità di scoprire qualcosa di nuovo, di ampliare il proprio bagaglio culturale e conoscitivo può essere la motivazione che ci spinge a partire, con il desiderio di tornare per raccontare e condividere esperienze con chi ancora non le ha vissute.
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Scritto da Caporedattore
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Martedì 10 Luglio 2018 05:50 |
Sveglia presto, calendario delle lezioni a portata di mano e zaino sulle spalle. Così, milioni di studenti fanno il loro ingresso nel mondo universitario affacciandosi a quelli che dovrebbero essere tra gli anni ed i ricordi più belli della vita. Non importa che tu abbia scelto un percorso umanistico o voglia diventare ingegnere, medico o economista, immagini la vita universitaria come un susseguirsi di musica, alcol e party interminabili; l’appartamento come un’unica stanza a luci rosse, teatro di memorabili feste notturne stile “Animal House” o “American Pie”, seguite poi da uno stato comatoso che ti accompagna fino al prossimo festino.
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Scritto da Caporedattore
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Martedì 10 Luglio 2018 05:44 |
Ero di ritorno dal blocco aule sud con un mio compagno quando, passando per il parcheggio di “Scienze 2” ci imbattemo in uno spettacolo a dir poco degradante, che non mi sarei mai aspettato di vedere in una università, ancor meno nella facoltà di ingegneria del capoluogo di regione. Sacchi di immondizia ammuchiati uno sull’altro, una vera e propria discarica all’aperto. Immediatamente pensai anche ai vari perchè si potesse essere giunti a tale situazione, forse un disservizio da parte di Anconambiente, l’azienda che si occupa dello smaltimento rifiuti, forse le feste di laurea, momento durante il quale aumenta la quantità di rifiuti nei cassonetti. O chissà, entrambi i motivi. Certamente non intendo demonizzare i festeggiamenti, i quali sono più che meritati (oserei quasi dire obbligatori) al completamento del percorso universitario, tuttavia credo sia necessario da parte dell’università imporre delle regole per minimizzare la quantità di rifiuti così da prevenire situazioni degradanti come queste che poi impattano severamente sull’immagine e la reputazione dell’universtià (oltre che sull’ambiente!).
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Ultimo aggiornamento Martedì 10 Luglio 2018 05:58 |
Scritto da Caporedattore
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Martedì 10 Luglio 2018 05:38 |
Quando si pensa all’Università, da studenti, avviene un’associazione spontanea a termini quali ansia, frustrazione, timore. Facendo un riferimento a quello che invece l’Università rappresenta, i termini più corretti a cui si dovrebbe pensare sono futuro, voglia di crescere, migliorarsi. Gli studenti sono, per antonomasia, il fulcro del divenire. Sempre più spesso sono però bersaglio di patologie scatenate da continue pressioni, le quali derivano da sovraccarichi didattici (in seguito, fra i tanti, alla riduzione dei tempi di laurea), dalla costante competizione con i propri pari, talvolta morbosa.
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Ultimo aggiornamento Martedì 10 Luglio 2018 05:48 |
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