Da quartiere a ghetto |
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Scritto da Caporedattore |
Giovedì 25 Marzo 2010 13:48 |
Dopo quello che è accaduto in Via Padova a Milano molti hanno cominciato a guardarsi intorno e hanno finalmente aperto gli occhi, rendendosi conto che il processo di ghettizzazione dei quartieri italiani sia iniziato dappertutto. Ad un certo punto un inquilino vende l'appartamento oppure peggio, lo affitta a peso d'oro a qualche extracomunitario, magari in nero. L'extracomunitario sa che comunque sarà in grado di pagare l'affitto perchè condividerà questo appartamento con un numero di colleghi incredibilmente grande, un numero impensabile per noi italiani, ed accetta. Il palazzo avrà allora il suo primo appartamento occupato da 10 o più extracomunitari, con orari molto diversi e che magari vivranno di espedienti. Cominciano le prime lamentele da parte degli inquilini (schiamazzi, romuori, odori) e alla fine qualcuno lascia perdere e si trasferisce vendendo l'appartamento a qualcun'altro, magari extracomunitario. Il ciclo si ripete più volte, finchè la cosa accade anche nei palazzi vicini. E' ovvio a questo punto che preferenzialmente le etnie in gioco cercheranno di restare vicine e quindi si creeranno delle "zone" etniche ben definite e circoscritte. A questo punto nasceranno i primi negozietti etnici dove prima c'erano esercizi commerciali italiani costretti a chiudere per la crisi e per l'imperversare dei centri commerciali. Pian piano il quartiere si popola di negozi di Kebab, di alimentari etnici, di centrali telefoniche (ma di cosa camperanno poi?) e nessun nuovo commerciante italiano si farà avanti dal momento che il quartiere ormai è in caduta libera. Italico |
Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Marzo 2010 15:07 |